La data e l'ora esatta non sono note, ma la leggenda narra che a metà del XIX secolo esistesse una birra la cui ricetta era unica. Il suo sapore accentuato si manifesta attraverso un'amarezza di alta qualità, con un aroma unico di arance della Sierra de Gata e luppolo bavarese. Una birra morbida e dorata dal gusto gradevole.

Era molto conosciuta nel luogo e anche fuori regione. La gente dei paesi parlava di quel magnifico intruglio disponibile solo a pochi. Il desiderio di provarlo si estese per tutta la Vía de la Plata e la Calzada Dalmacia, suscitando all'epoca grande interesse.

All'epoca non si sapeva nulla sulla sua fabbricazione, origine e provenienza. Tutto era tenuto segreto. La leggenda narra che veniva prodotto ad Acebo, forse nei quartieri di La Torrita e Valhondo, e la merce usciva attraverso il fiume Carrobispo fino a dove veniva trasportata attraverso tutta la rete di tunnel che attraversano la parte centrale del comune.

Oggi siamo riusciti a recuperare quella vecchia ricetta e quella storia conservata per anni. C'era una giovane donna di cui conosciamo solo gli appunti e gli scritti di mastro birraio. Purtroppo il successo di quella birra non sarebbe stato lo stesso se si fosse saputo che si trattava dell'arte di una giovane donna. Con la sua perdita tutto si spense. Gli abitanti del luogo raccontano di aver scoperto la giovane e di aver sigillato uno degli ingressi dei cunicoli posti sul lato destro della Chiesa, forse con lei all'interno, lasciando ancora oggi visibili resti di pietra sul terreno.